Toscana - Lucca - Pietrasanta
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Alcuni cenni sul comune di Pietrasanta
Pietrasanta è un comune italiano di 23.542 abitanti della provincia di Lucca in Toscana.
Storia
Le ricche testimonianze archeologiche e le sicure fonti storiche attestano e comprovano la lunga presenza dell'uomo nella terra dominata dall'antica Pietra Apuana. Si avvicendano Etruschi, Liguri-Apuani, Romani e, dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente, i Longobardi.
I Longobardi hanno lasciato una ricca eredità: toponimi, cognomi, fondazioni e, soprattutto, il seme dal quale sarebbero poi discesi i Nobili di Corvaia e di Vallecchia, feudatari di Versilia.
Questo succedeva quando Pietrasanta ancora non esisteva e, per vederla nascere, si doveva aspettare il 1255, quando il nobile milanese Guiscardo Pietrasanta, podestà della Repubblica di Lucca, la fondò ai piedi della preesistente rocca longobarda e del borgo chiamato Sala.
La fondazione duecentesca rappresenta la cesura fra due epoche storiche: la fine del periodo feudale con la cacciata dei Signori di Corvaia e Vallecchia, definiti Zelatores Pisani Communis e l'insediamento del potere comunale.
Il motivo alla base della lunga lotta fra Pisani e Lucchesi è dettato dalla volontà di impossessarsi di un territorio molto importante per la presenza del porto di Motrone, per il passaggio della Via Francigena e per le ricche risorse minerarie come il ferro e l'argento.
I Lucchesi, nel 1308, organizzano il nuovo borgo ed il territorio ad esso pertinente nella Vicaria di Pietrasanta. Castruccio Castracani, signore di Lucca dal 1316 al 1328, fortifica il centro abitato con un valido sistema di mura, di cui ancora oggi si vedono i resti, e con la costruzione della Rocchetta Arrighina.
Per la sua posizione strategico-militare e per l'importanza che ricopriva sotto il profilo economico per le risorse agricole e minerarie di cui il territorio era ricco, la città lucchese diviene negli anni oggetto di disputa e conquista da parte Pisana, Genovese e Fiorentina, fino al 1513 quando la città ed il suo territorio passano successivamente, con un lodo di Papa Leone X, sotto il diretto dominio dello Stato di Firenze.
Sono anni di stabilità politico-amministrativa (nasce il Capitanato) e di espansione economica. È il periodo in cui Michelangelo è in terra di Versilia in cerca di quel materiale che si rivela prezioso non solo per l'economia dei suoi tempi, ma anche per quella futura: il marmo.
Marmo che caratterizza gli edifici più importanti della città tra cui spicca per bellezza e splendore il Duomo che raccoglie al suo interno importanti opere d'arte e la Sacra icona della Madonna del Sole.
Nel 1737, con l'estinzione della dinastia dei Medici, la corona del Granducato passa ai Lorena che si fanno fautori di una serie di provvedimenti destinati a cambiare radicalmente il territorio: la bonifica della palude costiera, l'incremento del commercio, dell'industria e la nascita di una scuola per la lavorazione artistica del marmo.
Nel 1841 Pietrasanta è innalzata a "Città Nobile" da Leopoldo II Lorena, dopo aver considerato la sua storia, le importanti famiglie che l'hanno abitata e le sue istituzioni.
Nel 1914 Forte dei Marmi, già frazione di Pietrasanta, viene costituito comune autonomo. Da allora Pietrasanta non ha più continuità territoriale in quanto la località di Strettoia è diventata un'exclave circondata dai comuni di Seravezza, Montignoso e Forte dei Marmi.