Toscana - Lucca - Coreglia
Produzione limitata di olio extravergine di oliva per Coreglia
ABITI NEL COMUNE DI Coreglia?
PRENOTA SUBITO LA TUA BOTTIGLIA D'OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA!
Nel comune di Coreglia IN ESCLUSIVA e riservato ai primi 10 Clienti riserviamo una bottiglia d'olio extravergine d'oliva spremuto a freddo e con produzione limitata!PRENOTA SUBITO LA TUA BOTTIGLIA!
OLIO GIUNTOLI, LA GENUINA TRADIZIONE DI PRODURRE OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA IN TOSCANA!
Dalle Terre più preziose della Toscana, una produzione limitata per Coreglia di Olio Extravergine di Oliva estratto a freddo.
tutto il gusto dell'Esperienza e Tradizione in Toscana - Lucca - Coreglia racchiuso all'interno di una bottiglia.
- 100% ITALIANO, Prodotto e Confezionato presso la nostra Azienda
- Frangitura a freddo per una massima conservazione delle qualità
- Direttamente da Montecarlo di Lucca, una delle terre più preziose della Toscana
- Garanzia di Indicazione Geografica Protetta
- Raccolta manuale
- Frangitura eseguita a temperatura controllata
- Conservazione in cisterne di acciaio inox sotto azoto
- Oltre 1300 ulivi per produrre un vero e proprio nettare verde
Esperienza e Tradizione
Il sapiente mix di sole e amore per la terra, regalano un oro-verde vivo sintomo di vivacità e ricchezza di polifonoli, con sentori fruttati alle volte dolci alle volte piccanti, ma mai invadenti.
Alcuni cenni sul comune di Coreglia
Coreglia Antelminelli è un comune italiano di 5 190 abitanti della provincia di Lucca in Toscana.
Origini del nome
Coreglia significa "terra di scorrimento, luogo da cui si passa" e deriva dal latino Corrilia. Antelminelli fu aggiunto nel 1862 quando, con la nascita dello Stato Italiano e l'insorgere di omonimie, nacque la necessità di distinguere il comune da quello che oggi è Coreglia Ligure.
Storia
Le prime testimonianze dell'esistenza di Coreglia Antelminelli si trovano in un documento dell'Archivio Arcivescovile di Lucca del 1048 che ne attesta la proprietà da parte dei Rolandinghi, signori longobardi delle Pieve di Loppia. Il castello del tempo era più piccolo rispetto a quello attuale, composto da una fortezza ed una piccola cinta muraria che racchiudeva altre due torri. A ovest il paese era protetto da un dirupo, mentre la difesa a nord era garantita dalla fortezza e dalla torre principale. Il lato a sud-est era tenuto sicuro da un castello vicino, sempre dei Rolandinghi, nella zona più a valle (Ansuco).
Il borgo di Coreglia
Nei due secoli successivi, i conflitti dei feudatari della zona con la città di Lucca costrinsero i Rolandinghi a ritirarsi. Le terre furono ereditate prima dai Bizzarri e poi dagli Antelminelli che attuarono delle modifiche alla struttura interna del paese. La fortezza fu sostituita con la chiesa di San Michele e la torre addossata a essa convertita in campanile mentre venne eretta una nuova rocca a scopi difensivi. Inoltre, per permettere spostamenti rapidi e nascosti all'occhio nemico in caso di attacco, furono costruite delle gallerie sotterranee.
Con la divisione del territorio della Garfagnana e della Valle del Serchio fatta dai lucchesi, nel 1272 nacque la Vicaria di Coreglia. Poco dopo, i guelfi al comando di Ranieri di Monte Garullo si impossessarono della roccaforte. Castruccio Castracani, nel 1316, prese d'assedio il paese e lo riconquistò. Alla sua morte, il castello rimase a Sante Antelminelli, ma sotto insistenza dei lucchesi nel 1333 Carlo IV lo sostituì con Francesco Castracani. Fu un periodo di grande splendore per la Vicaria e, successivamente, Francesco Castracani venne nominato conte dall'Imperatore. La contea era molto vasta, come testimonia uno scritto di Carlo IV:
«…Vicariam insuper Corellie de Garfagnana, Diocesis Lucane, cum fortiliciis, castris, villis et locis ad eamdem pertinentibus, videlicet Corilia, Gromignana, Roccha Pictorita, Licignana, Ghivizanum, Colle Berthinghi, Bori, Terulium, Viciana, Calavorna, Villa Terrenzana, Lugnanum, Bulglanum, Granarolum, Fornele, Chifenti, Corsagna, Perta, Putiocianum, Anchianum, Burgomozzani, Cereto, Roccamozzani, Oneta, Cuna, Vergilio, Mottone, Spolizano, Ceretulo, Gioviano, Terzone, Deza, Volimiana, Vetriano, Colognora, Villa Roggia, Castella Roggia, Anzana, Gello, Piegaio, Pescalia et Convalli…».
Nel Quattrocento i territori della Garfagnana, fino a quel momento sotto il dominio lucchese, iniziarono a fare atto di dedizione agli Estensi. Lucca, a quel tempo alleata del Ducato di Milano contro l'espansione di Firenze e Venezia, chiese aiuto agli Sforza per mantenere l'ordine. Il territorio coreglino si trovò in mezzo alle contese tra l'esercito degli Estensi e quello di Francesco Sforza quando questi scese per attuare la riconquista della Garfagnana, ma non subì danni.
Nel 1438 Lucca, tentando di mantenere la propria indipendenza da Pisa e Firenze, firmò una tregua di tre anni concedendo loro la Vicaria di Coreglia. Dopo il Cinquecento, finite le guerre per la conquista della Garfagnana, il castello di Coreglia Antelminelli perse di importanza.
Con l'annessione napoleonica nel 1801, Coreglia divenne parte della Provincia delle Montagne. L'odierno comune di Coreglia Antelminelli nasce con il Regno d’Italia nel 1861.
Durante la Seconda guerra mondiale il comune fu conquistato dalle truppe tedesche e, data la sua vicinanza alla Linea gotica, tra il 26 e il 28 aprile del 1944 venne coinvolto nell'Operazione Wintergewitter.
Simboli
Lo stemma del comune richiama quello di Lucca per suddivisione e colori dello sfondo: bianco quello superiore e rosso quello inferiore.
Il primo contiene tre elementi: un cuore che rimanda al nome del comune (Core-glia) e due stelle dorate a otto punte poste ai suoi lati che simboleggiano la suddivisione del territorio: il Piano, a valle, e il borgo di Coreglia.
Le tre montagne sullo sfondo rosso richiamano il monte delle Tre Potenze, facente parte dell'Appennino Tosco-Emiliano e del territorio del comune.
La corona posta sulla cima indica il legame di Coreglia con Francesco Antelminelli Castracani, nominato conte del posto da Carlo IV di Lussemburgo.