Toscana - Firenze - Pelago
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Alcuni cenni sul comune di Pelago
Pelago è un comune italiano di 7 696 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. Appartiene alla Unione di Comuni Valdarno Valdisieve (già Comunità montana Montagna Fiorentina).
Storia
Pelago, per la sua collocazione geografica, fu popolata fin dalla preistoria e, nelle epoche successive, non mancarono di stabilirvisi prima gli etruschi e poi i romani. Nel medioevo la morfologia del terreno fu un luogo naturale per lo sviluppo di torri, castelli, ville e case coloniche. Lo stesso centro storico di Pelago è sorto attorno al castello dei Conti Guidi (la cui presenza è documentata già nel 1089). In realtà la proprietà del castello era dei Cattanei, probabilmente loro vassalli. Pelago fu successivamente teatro di scontri tra guelfi e ghibellini.
Onorificenze
Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'argento al merito civile
«Piccolo centro, con coraggiosa determinazione ed altissima dignità morale si sollevava contro i nazifascisti, partecipando, con la formazione di gruppi partigiani, alla guerra dì Liberazione. Veniva sottoposto ad una delle più feroci rappresaglie da parte delle truppe naziste che trucidarono brutalmente diciannove suoi cittadini, tra cui donne e bambini, prelevati a forza dalle loro case e dai campi.»
— 1943/1944 - Pelago (FI)
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Pieve di San Clemente: Pieve dal 1413 ha subito numerosi restauri tanto che della primitiva chiesa romanica non ne è rimasta alcuna traccia. All'interno della chiesa in una nicchia ricavata nella pietra serena è situata la fonte battesimale. L'opera risale al XVIII secolo. All'interno è inoltre possibile ammirare l'altare in scagliola del 1695; è anche presente un museo di arte sacra.
- Oratorio del Santissimo Crocifisso: L'edificio del quattrocento fu strutturato una prima volta nel 1738 ma è con il secondo restauro degli anni trenta che perde i propri caratteri originali dopo essere stato allargato e sopraelevato.
- Pieve di San Lorenzo a Diacceto: Ricordata come pieve già dal 1073 con il titolo di San Jerusalem, fu chiesa madre dell'importante piviere di Diacceto.
- Chiesa di San Pietro a Ferrano: Ricordata come dipendenza del piviere di Diacceto già dal XII secolo, ebbe dal 1364 il patronato della famiglia degli Albizi.
- Chiesa di Santa Maria a Ferrano: Dal XIV secolo vi appare come patrona la famiglia degli Albizi.
- Chiesa di San Niccolò a Magnale: Appartiene alla chiesa un trittico, attribuito a Niccolò di Pietro Gerini, attualmente presso la Pieve di San Clemente a Pelago.
- Chiesa di San Niccolò a Nipozzano: Il primitivo edificio, già dedicato a San Niccolò e ricordato fin dal 1217, era sicuramente ubicato all'interno dell'abitato del piccolo borgo.
- Chiesa di Santa Margherita a Tosina: Appartiene a questa chiesa un trittico di Mariotto di Nardo, datato 1388, raffigurante la Madonna in trono col Bambino e santi.
- Monastero di Sant'Ellero: l'antico monastero di Sant'Ilario in Alfiano sorse in epoca altomedioevale e fu poi fortificato con un castello, la cui alta torre sovrasta la frazione omonima. Il complesso, oggi proprietà privata, conserva la chiesa, trasformata nel Settecento, le celle, l'antico chiostro e le gallerie. Tra Seicento e Settecento fu trasformata in villa.
- Chiesa di San Francesco a San Francesco: Questa antica chiesa presenta un'unica navata molto ampia con il presbiterio rialzato. Si trova in Piazza Giuseppe Verdi, attigua alla vicina Pontassieve
Architetture civili
- Palazzo Stupan: situato nel centro storico è appartenuto ai Cattani.
- Municipio: nel 1922 il comune di Pelago acquista quello che resta dell'edificio appartenuto a Cattani da Diacceto. Dopo un consistente restauro che preserva il disegno del nucleo originale della fortificazione, la costruzione diventa la sede del Municipio.
Architetture militari
- Castello di Nipozzano: costruito attorno al secolo XI, faceva parte di un sistema di castelli che controllavano la confluenza di Arno e Sieve.
- Castello dei conti Guidi: nel 1248 si rifugiano in questo castello alcuni guelfi fuggiti da Firenze e incalzati dai ghibellini di Federico II. Successivamente a tale periodo la Diocesi di Fiesole contesta la proprietà ai Cattanei (probabili vassalli dei Guidi). Tale controversia si risolverà a sfavore della Diocesi solo nel 1445.