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Toscana - Firenze - Greve in Chianti

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Alcuni cenni sul comune di Greve in Chianti

Greve in Chianti ha aggiunto la denominazione "in Chianti" dal 10 settembre 1977, con l'ingresso nella sottozona Classico del Chianti) è un comune italiano di 13.767 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana, situato sulla via Chiantigiana, che unisce Firenze con Siena passando attraverso il suggestivo panorama del Chianti.
Geografia fisica
Territorio
Il territorio del comune di Greve in Chianti ha un'estensione di 169,38 chilometri quadrati e si estende tra i Monti del Chianti e i colli fiorentini. Presenta caratteri della media collina e nella sua parte più meridionale quelli tipici di un ambiente di montagna. Il dislivello altimetrico va da un minimo di 130 m s.l.m. nell'abitato del Ferrone fino ad un massimo di 892 m s.l.m. presso la vetta del Monte San Michele; il capoluogo è posto a 236 m.
Storia
Fin dal Medioevo la storia di Greve è legata alla sua piazza principale che ha sempre esercitato la funzione di mercatale. Il borgo era una semplice dipendenza del castello di Montefioralle ma, grazie alla sua posizione, è situato nel punto in cui si incontravano le vie di collegamento tra il Valdarno, la Val di Greve e la via che da Firenze attraverso le Colline del Chianti conduceva nel senese, poté diventare il principale mercatale della zona. La piazza dalla caratteristica forma di triangolo allungato è per gran parte circondata da portici ed al centro è posta la statua dello scultore Romeo Pazzini raffigurante Giovanni da Verrazzano. Uno dei vertici della piazza è occupato dalla chiesa parrocchiale dedicata alla Santa Croce (XIX secolo).
Dal punto di vista storico-amministrativo, prima di entrare nella Provincia di Firenze, Greve faceva parte del vicariato di San Giovanni Valdarno, anche se al confine col vicariato di Certaldo (di cui faceva parte la provincia del Chianti, attualmente tutta compresa nella Provincia di Siena).
«(...) la Repubblica Fiorentina divise, e il Granducato Mediceo conservò il distretto politico del Chianti in tre terzi: Terzo di Radda, Terzo di Gaiole e Terzo della Castellina, conosciuti rapporto alla disposizione militare col nome di Lega della Castellina del Chianti e rapporto al potere civile dipendenti dalla potesteria di Radda, allora subalterna al Vicariato di Certaldo, mentre quella della Comunità di Greve alla stessa epoca dipendeva dal Vicario di S. Giovanni in Val d'Arno..»
(1833, Emanuele Repetti Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana)
Fra i luoghi d'interesse abbiamo i castelli di Uzzano, Canonica, Mugnana e Verrazzano, oltre al borgo di Montefioralle e S. Lucia a Barbiano con il castello già roccaforte negli scontri cittadini tra Firenze e Siena. Dalla vicina Convertoie si gode poi un ottimo panorama.
Onorificenze
Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'oro al Merito Civile
«Centro di rilevante importanza strategica, durante l'ultimo conflitto mondiale, fu teatro di violenti scontri fra gli opposti schieramenti, subendo devastanti bombardamenti che causarono la quasi totale distruzione dell'abitato e delle infrastrutture. La popolazione, con eroico coraggio, profonda fede nella libertà e fierissimo contegno partecipava alla lotta partigiana, esponendosi a feroci rappresaglie e sopportando la perdita di un numero elevato dei suoi figli migliori. Offriva inoltre un'ammirevole prova di generoso spirito di solidarietà, dando ospitalità e rifugio ai soldati italiani e alleati sbandati o fuggiti dai campi di concentramento.»
— Greve in Chianti (FI), 1940-1945
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Le principali chiese del comune di Greve in Chianti sono:
- Propositura di Santa Croce. All'interno si trovano l'affresco trecentesco con la Madonna col Bambino, già nel tabernacolo della antistante piazza del Mercatale, il trittico con Madonna e santi di Bicci di Lorenzo, l'Annunciazione di scuola fiorentina del XIV secolo, un Crocifisso ligneo del Trecento e il ciborio attribuito a Santi Buglioni.
- Pieve di San Donato a Mugnana. La Pieve di San Donato a Mugnana sorge sul terreno che fu di proprietà dei Bardi di Vernio. A partire dal Trecento, epoca nella quale le fu dato uno stile romanico, la Pieve ha subito negli anni diverse ristrutturazioni e nel 1934 fu ricostruita. Non molto distante dalla Pieve c'è un piccolo cimitero che è stato ristrutturato in epoca recente.
- Pieve di San Leonino. È ricordata fin dal X secolo con la denominazione di San Leolino a Flacciano, ma l'attuale edificio, di impianto romanico a tre navate spartite da pilastri quadrangolari, coperte da capriate lignee, risale al XII secolo ed è preceduto da un porticato del XVI secolo.
- Sulla destra si trova un chiostro trecentesco.
- Pieve di San Cresci. L'antica chiesa è intitolata ad uno dei più importanti evangelizzatori del contado fiorentino. Il suo suggestivo esterno in stile romanico risale al XII secolo; vi è stato aggiunto un portico nel XV, con arco a tutto sesto e due bifore, le cui colonnine sono sormontate da capitelli cubici e pulvini a gruccia, completato da un secondo ordine agli inizi dell'Ottocento, ad imitazione del sottostante.
- Pieve di San Pietro a Sillano. È citata nelle pergamene della Badia a Passignano già nell'anno 884. La Pieve fu poi confermata ai vescovi di Fiesole dai pontefici Pasquale II e da Innocenzo II rispettivamente nel 1003 e nel 1034.
- Pieve di San Miniato di Rubbiana. La sua esistenza è attestata fin dal 1015. Vi si conserva ancora una lapide che ricorda un vetusto rifacimento e la consacrazione della chiesa, avvenuta nel 1077 ad opera del cardinale Pietro Igneo e del vescovo di Fiesole Guglielmo. L'edificio romanico, in parte ristrutturato in epoca moderna, specialmente il campanile e la facciata, è diviso all'interno in tre navate con presbiterio rialzato e abside semicircolare, al cui centro si apre una piccola finestra a doppio strombo con archivolto in laterizio.
- Chiesa di Santa Cristina a Pàncole. Della santa titolare, particolarmente venerata sul territorio, si conserva un prezioso reliquiario di bronzo dorato e smaltato risalente al XV secolo.
- Pieve di San Pietro a Cintoia. Essa è menzionata già nel 989 in una pergamena di Badia a Passignano. A questa chiesa appartiene un fonte battesimale in pietra serena del secolo XII che, rubato negli anni sessanta, fu poi recuperato e destinato alla Pieve di San Pancrazio di Castelnuovo dei Sabbioni, vicino a Cavriglia.
- La chiesa di San Pietro a Cintoia custodiva anche una pala robbiana, Tabernacolo Eucaristico tra i Santi Pietro e Paolo. Questa pala fu poi trasferita nella chiesa de La Panca.
- Chiesa di San Donato a Làmole. È costruzione di stile romanico, trasformata nel 1860.
- Chiesa di San Donato a Citille. È una delle più antiche chiese del territorio di Greve. Consacrata nel 1072, era posta sulla strada che collegava le due Badie vallombrosane: Passignano e Montescalari.
- Chiesa di San Martino a Sezzate. Nella chiesa c'è una pianeta in damasco verde, con disegno a maglie ogivali, formate da una serie di tralci verticali arricciolati, che hanno al centro un mazzo di fiori. Questa pianeta, attribuita alla Manifattura toscana del secolo XVII, reca in basso l'arme dei Bardi di Vernio, scaccata di rosso, inquartata con l'arme degli Strozzi, raffigurata da tre crescenti. È uno stemma matrimoniale che fa riferimento alle nozze di Carlo Bardi, figlio di Ottaviano, nel 1601 con Maria Maddalena, figlia del senatore Piero Strozzi, la quale morì nel 1613; Carlo Bardi morì il 4 aprile 1646.
- Chiesa di San Silvestro a Convertoie. Da questa chiesa proviene una piccola finestrella di vetro, che attualmente è nel Museo di San Francesco (Greve in Chianti), dopo essere stata depositata nel Seminario di Fiesole, la quale rappresenta San Silvestro in una mandorla, dentro una decorazione a raggi e lingue di fuoco. Il santo è in atteggiamento benedicente, vestito da papa, con piviale e veste gialla, in capo ha la tiara. Esso tiene in mano un quadretto con i volti di San Pietro e San Paolo, sotto di lui è raffigurato un cherubino.
- Chiesa di Santo Stefano a Lucolena.
- Chiesa di Santo Stefano a Montefioralle.
- Chiesa di Santa Maria a Cintoia. Alla chiesa di Santa Maria a Cintoia appartiene un dipinto, La Madonna col Bambino, che è un probabile pezzo di un polittico, attribuita al Maestro di San Niccolò, pittore di estrazione orcagnesca della metà del Trecento.
- Chiesa di Santa Maria a Panzano.
- Chiesa di San Cristoforo (Strada in Chianti). La Chiesa di San Cristoforo si trova a Strada in Chianti, una frazione di Greve in Chianti. Appartenente alla diocesi di Fiesole, dipendeva nel 1083 dalla pieve dell'Impruneta ma conserva poche tracce dell'antica struttura romanica.
- Chiesa di Santa Maria a Vicchiomaggio. Nel Museo di San Francesco si trova una campana in bronzo appartenente a questa chiesa. La campana reca un'iscrizione in caratteri gotici per la Vergine e la data incisa è quella del 1312. Sull'occhiello della presa è visibile un giglio, che dimostra la produzione fiorentina dell'opera.
- Cappella di Santa Maria della Neve a Montagliari. Posta su un'altura che domina la vallata, fu eretta nel 1632 dalla famiglia Gherardini ed è di proprietà privata. Presenta il tipico impianto di epoca barocca ad unica navata e portico esterno.
- Oratorio di Sant'Eufròsino. L'Oratorio presenta una struttura risalente al XV secolo, con tetto a capanna voltato a crociera ed unica navata chiusa da una scarsella. Un grande arco trasversale con capitelli in pietra serena scolpita a fogliami divide la navata dal presbiterio. Nella parete di fondo del presbiterio si erge un monumento funebre gotico, un'edicola, che conteneva i resti del santo, e che conserva un affresco trecentesco raffigurante Santa Caterina. L'edicola è formata da tre mensole con decori laterali e con lo stemma della famiglia Peruzzi, che sostengono il piano.
- Oratorio di San Giusto a Montemartiri. L'origine dell'oratorio si trova nel 1102 nella bolla di Pasquale II per il vescovo di Fiesole. Il Papa dava conferma al vescovo del possesso dell'oratorio (ecclesiam Sancti Justi sitam in Monte Rantuli - come era chiamato nei tempi più antichi) e da ciò si evince che esso esistesse già. Questo oratorio era dedicato a San Giusto, che era stato martirizzato qui durante la persecuzione di Decio nel 250. Molto probabilmente in questo luogo, prima della costruzione dell'oratorio, si praticava il culto pagano, come fa pensare un timbro in bronzo - (doliare) di epoca romana, (I secolo d. C.), rinvenuto nei pressi di Chiocchio, la cui provenienza è ritenuta essere San Giusto. Questo timbro raffigura Ercole e presenta la scritta in greco: EPA, (ERA-KLES).
- A questa bolla faceva seguito un'altra, quella di Innocenzo II nel 1134, analoga alla precedente. Nel contratto fra il pievano di Cintoia e la Confraternita di San Giusto a Montemartiri del 1544 si apprende che la Confraternita si riunì per restaurare l'oratorio che era stato devastato dall'assedio di Carlo V (1529-1530) a Firenze.
- Chiesa di San Polo (San Polo in Chianti). Conserva ancora in parte la struttura romanica dell'XI secolo con campanile a torre.
Architetture civili
- Villa Brody
- Villa Vignamaggio, dove fu girato completamente il film Molto rumore per nulla nel 1993 con Emma Thompson, Denzel Washington, Keanu Reeves, Michael Keaton e Robert Sean Leonard di Kenneth Branagh.
- Teatro Boito
Architetture militari
Tra le quali abbiamo:
- Castello di Verrazzano al quale è annessa una cappella in cui si trova una tavola del Ghirlandaio, l'Eterno Padre. Una torre di avvistamento nel corpo del castello, una separata più in alto. Nel 1485 vi nasce Giovanni da Verrazzano, esploratore, navigatore, scopritore il 17 aprile 1524 della baia ove oggi sorge New York. In suo onore la città di New York intitolò il ponte all'epoca (1963) con la campata sospesa più lunga del mondo - Verrazzano Narrow Bridge -
- Castello di Mugnana. Nel XIV secolo il Castello di Mugnana, i cui precedenti proprietari erano gli Amidei, divenne proprietà della famiglia fiorentina dei Bardi. Questo castello faceva parte dell'antica Lega di Cintoia. La sua torre era alta in origine circa sessanta metri, ma poi fu ridotta per motivi militari. La sua costruzione e anche quella delle mura risale agli anni precedenti al XIV secolo.
- Il castello fu danneggiato dagli Aragonesi alleati di Siena nella guerra contro Firenze (1530) e, nel 1890, a causa di un terremoto. Le sue mura, al centro delle quali c'è il cassero (la cui costruzione risale alla seconda metà del Duecento), hanno avuto molti restauri.
- Castello di Sezzate. La cinta muraria ha andamento quasi circolare ed è formata da edifici che compongono l'abitato. La sua torre si trovava nel punto più elevato e di essa resta la parte basamentale.
- Nel castello dominò la famiglia Bardi, i quali esercitarono il patronato anche nella vicina chiesa di San Martino a Sezzate.
- Castello di Vicchiomaggio. Il nome Vicchio significa vico, borgo, originato da viclum, viculum. In origine il castello si chiamava Vicchio dei Lambardi, perché apparteneva a questa famiglia nell'epoca longobarda ed esso è ricordato fino dal 957, nei documenti della Badia di Passignano del X e XI secolo. Il castello apparteneva a Littifredo Nobile, figlio di Adolardo, nel 957.
- Castello di Uzzano. Questo castello conserva i resti della rettangolare cerchia muraria, costruita in bozze di arenaria; la sua torre risale alla seconda metà del XIII secolo e la prima metà del XIV secolo e fu ricostruita dopo che i Ghibellini l'ebbero demolita, insieme alle mura, nel 1269. I resti del castello furono inglobati in un edificio costruito su disegno dell'Orcagna e ampliati successivamente.
- Castel Ruggero in località Tizzano.


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